Parco del Valentino: storia, curiosità e cosa vedere
Il Parco del Valentino (per gli autoctoni semplicemente “il Valentino” oppure “il Vale“) è il polmone verde della città di Torino. Situato nella zona di San Salvario, a meno di 1 km dalla stazione Porta Nuova e dal centro del capoluogo piemontese, copre un’area di ben 421.000 m² ospitando addirittura il passaggio del fiume Po.
Ogni singolo torinese costudisce gelosamente dei bellissimi ricordi che hanno come sfondo il meraviglioso Parco del Valentino. Dalle partite a calcio alle sfide a pallavolo, dagli aperitivi allo jogging, dalla passeggiata con il cane al primo appuntamento al giardino roccioso. Il Parco del Valentino è il rifugio sicuro dalla caotica vita della metropoli. È quel luogo magico dove, battendo due ghiande l’una con l’altra, appaiono gli scoiattoli.
Parco del Valentino, Una storia vecchia di (almeno) 800 anni
Si dice che nell’epoca romana, ai primi albori di questo anziano parco, vennero trasportate da Terni le reliquie del patrono degli innamorati, San Valentino. I resti furono successivamente custoditi all’interno di una cappelletta dedicata, battezzando per sempre l’area con il nome che tutti noi conosciamo: parco del Valentino.
Non è chiaro cosa sia successo negli anni a questa chiesetta ma i resti del Santo vennero poi trasportati nella chiesa di San Vito, sulle colline torinesi. Arrivarono poi i Savoia, i dinastici regnanti del regno di Piemonte che acquistarono completamente l’area edificandola. Il castello al suo interno era solo una delle 16 residenze sabaude distribuite in tutta la regione. Niente male direi!
il Parco e la sua forma attuale
La risposta è nel XIX secolo, inizialmente sotto il disegno di Barillet-Deschamps, noto ai più per il progetto dei giardini del Lussemburgo di Parigi. La forma attuale del parco del Valentino arriva in seguito a due famose esposizioni: quella Generale Italiana del 1884, dove nacque il Borgo Medievale ispirato all’omonimo periodo storico, e quella Internazionale del 1911 dove venne costruita la caratteristica Fontana dei Mesi, punto nevralgico del parco.
La terza grossa costruzione avvenne nel 1961, ci riferiamo al Giardino Roccioso, in occasione del centenario dell’Unità di Italia. È considerata la parte più sentimentale del parco del Valentino, con ruscelli, collinette, sentieri in pietra, fiori e installazioni romantiche.
Parco del Valentino: cosa vedere
Bè, direi che in un’area di quasi 500.000 m² abbiamo l’imbarazzo della scelta nel parco del Valentino.
Il Castello, il Borgo Mediavale, il Giardino Roccioso e la Fontana dei Mesi già in precedenza citati, le installazioni artistiche, i prati talmente grandi da aver ospitato l’Eurovillage nel 2022, i chioschetti dove poter fare aperitivo, la fauna, la flora, le rive del fiume Po.
E poi si può spaziare: a piedi, in bici, o addirittura affittare biciclette o risciò per rendere l’esperienza ancora più divertente, soprattutto in presenza di bambini. Proprio i più piccoli rimarranno entusiasti di tutti i giochi e le attività presenti all’interno del parco del Valentino.
E alla fine della passeggiata dove si va a mangiare? Bè, l’ideale sarebbe andare a mangiare da Area Nova, in Via Madama Cristina 108 a soli 10 minuti a piedi dalla Fontana dei Mesi, dove potrete continuare l’esperienza mangiando cucina tipica piemontese o pizza. I bambini non sono ancora stanchi? Poco male perché da Area Nova troverete anche una sala bimbi dove potranno giocare liberamente, mentre i genitori si rilassano davanti ad un ottimo cibo.
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